Taxi condivisi a Milano, parte il progetto con la startup ViaVan





L'iniziativa di Comune e Amat, con il Politecnico e la società joint venture europea tra la startup americana della logistica Via e Mercedes-Benz

La città di Milano sperimenterà la strada dei taxi condivisi per ridurre il costo dei trasporti per i cittadini e ridurre il rischio del contagio da coronavirus. Il progetto presentato dal Comune, l'Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio (Amat) e la Fondazione del Politecnico di Milano ha un partner industriale quale ViaVan, joint venture europea tra la startup americana della logistica Via e Mercedes-Benz. La sperimentazione che i quattro attori hanno proposto è stata premiata con un finanziamento comunitario dell'European Institute of Innovation & Technology.

Ora il progetto ha davanti sei mesi per investire il grant di 699 mila euro: la sperimentazione riguarderà in primis la messa a punto della piattaforma che dovrà offrire ai cittadini la possibilità di ordinare un taxi via app e di poter scegliere l'opzione di condividere la corsa, o parte della corsa, con altre persone. La scelta di condividere il percorso con uno sconosciuto in epoca di coronavirus potrebbe suonare sorprendente, ma in verità il progetto nasce precisamente per ridurre il rischio del contagio: ogni taxi che aderirà alla sperimentazione sarà dotato di schermi divisori che terranno separati i diversi passeggeri, al tempo stesso moltiplicando i ricavi potenziali della corsa per il tassista.

L'obiettivo del progetto è anche di mitigare le conseguenze economiche del Covid-19 che hanno provocato una flessione della domanda di taxi nel capoluogo lombardo. Al termine della fase di sperimentazione, dunque, i cittadini potranno chiamare o prenotare una corsa condivisa e la piattaforma tecnologica avrà il compito di assegnare automaticamente i taxi, ottimizzando il percorso del conducente. I tassisti sono stati coinvolti nella progettazione, come spiega a Repubblica l'amministratore delegato di Amat, Gloria Zavatta. "Il progetto è stato presentato ai tassisti già un anno fa, e poi durante il lockdown c'è stato un nuovo confronto. ViaVan - aggiunge Zavatta - è stata scelta come partner industriale grazie all'esperienza sviluppata nella gestione di piattaforme logistiche e per la capacità di analisi dei flussi". ViaVan ha già attivo un servizio simile a Berlino, Londra e Amsterdam. La capogruppo americana Via, di cui Exor, holding che controlla Fca ed è l'editore di Repubblica, è un investitore dallo scorso aprile, gestisce una piattaforma diffusa in oltre 70 città di 20 Paesi. La sperimentazione di Milano porterà allo sviluppo di un app gestita dal Comune che andrà a offrire il servizio ai cittadini, ripartendo il costo della corsa tra i diversi passeggeri.

Fonte La Repubblica 11/07/20



15/7/2020