Clausole radiotaxi Roma illecite per il Consiglio di Stato





Arriva anche la sentenza di appello, come già avvenuto a giugno in merito ai radiotaxi milanesi. Parliamo della sentenza 7991/2020 del 14 dicembre 2020. Principio che era stato fissato dall’Antitrust su segnalazione di Free Now. Questa festeggia, mentre si attende la risposta dei radiotaxi della capitale.

Clausole radiotaxi: no ai vincoli. La questione della contesa è semplice. I radiotaxi di Roma avevano precluso ai propri iscritti l’uso di applicazioni digitali indipendenti e aperte, come Free Now. Dicevano: tassisti solo con noi, e non anche con app esterne.

Così ora, seppur iscritti al radiotaxi, i tassisti che desiderano possono lavorare anche con un’applicazione esterna qualsiasi. A favore della libera concorrenza, nonché per offrire ai tassisti strumenti validi per svolgere al meglio il proprio lavoro. No a clausole anticoncorrenziali, a scapito della qualità dei servizi e dell’innovazione, al solo fine di mantenere rendite di posizione.

Ribaltato il giudizio del Tar Lazio sui radiotaxi. Invece, il Tar Lazio aveva dato ragione ai radiotaxi. Annullando la decisione del Garante. il Consiglio di Stato sostiene la libertà imprenditoriale dei tassisti romani. E riconosce i benefici della coesistenza tra sistemi tradizionali e sistemi tecnologici innovativi di procacciamento corse taxi. Per i tassisti e per i passeggeri. Ma cosa pensano i radiotaxi romani? Si resta in attesa di una loro dichiarazione.

Certo che la convivenza fra vecchi strumenti come telefono e cooperative di taxi, con nuovi strumenti come app e mobilità alternativa (non ultima Uber), diventa sempre più difficile in assenza di regole chiare. Serve una norma unica, italiana o europea.



28/12/2020