L'INTERVISTA DEL CORRIERE INNOVAZIONE A DIGITAXI AL GEC DI MILANO





L'intervista del Corriere Innovazione, la rivista specializzata in innovazioni tecnologiche del Corriere della Sera, a DigiTaxi al GEC "Global Entrepreneurship Congress" di Milano con Luca Barbieri che ha posto alcune domande al fondatore della Startup napoletana sul funzionamento dell'App, i suoi vantaggi e la differenze rispetto al tradizionale servizio offerto dai radio taxi a Milano, Roma e Napoli, Il fondatore Palmieri ha spiegato che il sistema DigiTaxi consente un miglioramento dell'efficienza dei processi di ricerca e chiamata del taxi con una riduzione dei costi per ciascun taxista. La piattaforma modernizza il concetto di chiamata e di gestione delle corse, migliora la distribuzione del servizio sul territorio, riduce i tempi di attesa e ottimizza i costi sfruttando il Gps incorporato nei dispositivi mobili. La geo-localizzazione del taxista e dell'utente mediante il trasferimento delle rispettive posizioni geografiche al server consente nel momento della chiamata di incanalare in tempo reale la richiesta al primo taxi disponibile più vicino alla posizione dell'utente. Il taxista nel momento della chiamata sarà in grado di conoscere immediatamente il luogo di prelievo e di destinazione dell'utente, il tempo e la distanza che lo divide. L'utente conoscerà anch'esso in tempo reale il tempo e la distanza che lo divide dalla vettura e potrà seguire sullo schermo il percorso del taxi che lo sta raggiungendo fino all'ingresso nella vettura. Questa funzione è particolarmente utile a Roma e Milano, che a differenza di Napoli non hanno un supplemento fisso di chiamata. In queste città il tassametro viene azionato dal tassista nel momento di ricezione della chiamata dalla centrale radio, e quindi la vettura giunge nel luogo di prelievo con un importo del tassametro già maggiorato rispetto alla tariffa base, senza alcuna possibilità per l'utente di controllarne l'esattezza. Con il sistema DigiTaxi invece, l'utente conoscerà esattamente dove si trovava la vettura nel momento in cui ha accettato la chiamata ed il costo maturato fino al luogo d'incontro. La differenza, a ben guardare, con le App recentemente immesse sul mercato dai radio taxi a Milano, Roma e Napoli è abissale: ITtaxi (dall'Unione radio taxi italiani) e Apptaxi (dai radio taxi del Veneto) sono state introdotte per difendere posizioni di mercato, consci del successo delle App straniere come la tedesca "My Taxi" e l'israeliana "Get Taxi" che stanno conquistando fette di mercato in Europa sempre più rilevanti, ma non hanno nulla di innovativo perchè sostituiscono soltanto la chiamata telefonica ma non eliminano dal processo produttivo la funzione del Call Center che resta con il compito principale di smistamento delle chiamate (la chiamata via App viene trasmessa alla radio che provvede ad inviare sul luogo la vettura più vicina). L'utente, quindi, non ha nessuna possibilità di usufruire delle funzioni innovative per monitorare i movimenti della vettura fino al punto di prelievo, conoscere il costo stimato della corsa, monitorare l'itinerario consigliato, ecc. . Per questo motivo le App dei radio taxi non danno alcun contributo sul miglioramento della trasparenza e sulla qualità del servizio. Il servizio DigiTaxi oggi è attivo nella città di Napoli ma verrà esteso anche a Milano e Roma. Milano, 18 marzo, 2015

2015-03-19